CRUZEIRO DO SUL EXERCISE 2024

Le Aeronautiche di sedici Paesi alla nona edizione della più grande esercitazione multinazionale dell’America latina

di Renzo Del Bianco

La Forza Aerea Brasiliana (Forca Aérea Brasileira – FAB) ha tenuto la Cruzeiro do Sul Exercise (CRUZEX) 2024 dal 3 al 15 Novembre presso la base aerea Natal (BANT), situata nel Municipio di Parnamirim dello stato Rio Grande do Norte. La CRUZEX è considerata la più grande esercitazione multinazionale di addestramento bellico dell’America Latina. Solitamente si svolge ogni cinque anni e quest’ultima edizione, la nona, ha visto la partecipazione di sedici paesi, tra presenti con propri assetti oppure in qualità di osservatori, 3000 militari e un centinaio di velivoli.
Diretta dal Maggiore Generale Ricardo Guerra Rezende, Comandante di BANT, CRUZEX mira ad aggiornare tattiche, tecniche e procedure nelle operazioni aeree composite, preparando le forze armate a scenari di guerra convenzionale e sfide complesse. Con una forte attenzione alla difesa informatica, alla difesa aerea e al controllo satellitare, CRUZEX 2024 è destinata a rappresentare una pietra miliare nella preparazione e nell’integrazione delle Forze Armate del Brasile con quelle di paesi alleati, migliorando capacità operative e cooperazione.

Le presenze

La FAB ha schierato per la prima volta i nuovi Embraer KC-390 Millennium e SAAB F-39 (designazione FAB) Gripen. Non mancava però il resto della propria flotta di velivoli, l’F-5EM e l’A-1AM (M sta per modernization da parte di Embraer), l’aereo da attacco leggero A-29B Super Tucano, da trasporto e ricerca-soccorso, C-105 e SC-105 Amazonas (denominazioni brasiliane del CASA 295), da ricognizione elettronica ed Early Warning, R-99 ed E-99M, ed infine gli elicotteri H-36 Caracal. La Marina brasiliana ha invece contribuito con il caccia A-4 Skyhawk nelle versioni mono e bi-posto (AF-1B e AF-1C, secondo la designazione dell’aviazione navale brasiliana).
Gli Stati Uniti hanno inviato F-15C Eagle, del 159th Fighter Wing della Louisiana Air National Guard, con sede presso la Naval Air Station Joint Reserve Base di New Orleans. Tra i velivoli a getto, la Fuerza Aérea de Chile ha rischierato i caccia F-16C/D-50M del Grupo de Aviación N°3 e la Fuerza Aérea Argentina, i velivoli da attacco leggero di produzione indigena IA-63 Pampa III. Nella specialità ad attacco leggero con propulsione ad elica erano presenti gli AT-27 Tucano della Fuerza Aérea Paraguaya e i KA-1P peruviani del Grupo Aéreo N°7 di base a Piura, nel nord-ovest del Perù. Variegata, è stata la componente da supporto e rifornimento in volo. Oltre un KC-46A Pegasus del 305th AMW di Seymour Johnson, North Carolina, hanno partecipato nel ruolo di aerocisterne anche un KC-135E cileno, del Grupo de Aviación N°10 di base a Santiago, un KC-767-200 ER MMTT colombiano dell’Escuadrón de Transporte 811, di base a Bogotà, un KC-130H peruviano dell’ dell’Escuadrón de Transporte 842, di base sull’aeroporto internazionale Jorge Chavez di Lima-Callao, ed uno argentino del 1° Escuadrón, di base a El Palomar. Presenti e pienamente coinvolti anche un Casa C.212 paraguayano del Servicio de Transporte Aéreo Militar di base sull’aeroporto internazionale Silvio Pettirossi di Asuncion e per la prima volta un KC-390 portoghese della Escuadra 506, di base a Beja.

L'esercitazione

Questa edizione è stata caratterizzata dall’introduzione di CRUZEX CYBER, una simulazione informatica progettata per migliorare la sicurezza dei sistemi critici che supportano le operazioni aerospaziali. Guidato dal Brazilian Air Force Cyber Defense Center (CDCAER) e supportato dal Brasília Air Force Computing Center (CCA-BR), CRUZEX CYBER utilizza il formato Capture The Flag (CTF) per testare e migliorare le capacità informatiche delle forze partecipanti. CTF riunisce team di specialisti per gestire minacce digitali che imitano le moderne situazioni di conflitto, come intrusioni di rete e perdite di dati sensibili. Secondo il tenente colonnello Tiago Josue Diedrich, capo della Cyber Operations Cell, “…. queste simulazioni, condotte in un ambiente informatico controllato, consentono ai partecipanti di identificare le vulnerabilità e rispondere agli attacchi in tempo reale ….”. Il capitano Oswaldo Segundo da Costa Neto, un partecipante del CDCAER, afferma “…. è un’esperienza di cooperazione internazionale che migliora la sicurezza informatica e rafforza la capacità di fornire una risposta congiunta alle minacce ….”.
Prima dell’inizio dell’esercitazione, è stata condotta una formazione specializzata con i controllori della Torre (Tower – TWR), dell’Avvicinamento (Approach – APP) e del Controllo delle operazioni militari (Military Operations Control – COPM) a bordo dei velivoli AWACS, per familiarizzarsi con gli scenari simulati e le tattiche di risposta rapida adatte a seguito delle situazioni altamente complesse generate. Quest’ultimi svolgono anche un ruolo fondamentale nel monitorare gli scenari di combattimento Beyond Visual Range (BVR) e sono attori sempre presenti ai briefing e de briefing giornalieri, aiutando a rivedere tattiche e strategie, al fine di contribuire all’apprendimento continuo dei team coinvolti.

L’esercitazione è composta di tre fasi: la prima, denominata FAM (Familiarization), include voli che aiutano gli equipaggi ad adattarsi all’ambiente operativo della regione di Natal, la seconda, FIT (Forces Integration Training), promuove l’integrazione tra le varie forze aeree partecipanti. La fase finale, svolta principalmente la seconda settimana, comprende voli di formazioni multi-nazionali di più velivoli, operanti in scenari complessi pre-pianificati COMAO (Composite Air Operations).

FAM
Consente agli equipaggi di acquisire familiarità con le frequenze locali, il traffico aereo e le caratteristiche geografiche dell’area operativa. Questo passaggio è progettato non solo per allineare le operazioni con l’ambiente reale della regione di Natal, ma anche per migliorare la capacità di ciascun partecipante di rispondere rapidamente e in sicurezza a situazioni impreviste nella regione di operazione.

FIT
Introduce missioni incentrate su tattiche e procedure specifiche. Le nazioni partecipanti conducono operazioni integrate con un numero limitato di velivoli, simulando situazioni che richiedono precisione nelle tattiche militari e nelle tecniche di combattimento. Questa formazione è essenziale alle unità partecipanti per sviluppare e addestrarsi in tecniche d’interazione e cooperazione che diventano cruciali nelle missioni più complesse.

COMAO
Rappresenta il momento clou di CRUZEX, in cui le forze brasiliane e straniere coordinano azioni di combattimento aereo in un ambiente ad alta pressione e ad alto rischio. Le operazioni aeree composite sono pianificate per essere eseguite in tempi ridotti e richiedono ai partecipanti un elevato livello di organizzazione e abilità nell’operare efficacemente in uno scenario conflittuale. Squadroni e velivoli delle forze partecipanti si alternano tra i ruoli di “forze blu” e “forze rosse” in ogni missione, creando una serie di simulazioni tattiche da rendere le missioni sempre più impegnative. Il maggiore generale Ricardo Guerra Rezende, evidenzia uno degli aspetti chiave: “L’esercitazione non mira a evidenziare i vantaggi di una forza rispetto a un’altra, né tra gli aerei, né designa vincitori o vinti. Fornisce un addestramento congiunto in cui ogni paese contribuisce con le proprie conoscenze e capacità all’evoluzione collettiva delle forze coinvolte”. Nella seconda settimana, vengono anche ridotte alcune capacità degli aeromobili coinvolti, bilanciandole tra i partecipanti e sfidando i piloti nelle loro abilità di pianificazione e decisionale di sviluppare soluzioni creative e utili per portare a termine con successo la missione assegnata.

Nelle COMAU diventano essenziali i velivoli Embraer E-99M e R-99, entrambi sviluppati dalla cellula del bireattore regionale a getto ERJ-145. Il primo è equipaggiato con il moderno radar aviotrasportato ERIEYE della SAAB Electronic Defence Systems, in grado di rilevare, tracciare e identificare obiettivi nella propria zona di copertura e trasmettere le informazioni tramite Data Link, mentre conduce missioni di sorveglianza dello spazio aereo, controllo e gestione delle intercettazioni, attività d’intelligence. L’ultimo di cinque esemplari è stato consegnato a fine 2023, già in configurazione Full Operational Capability (FOC) certificata dalla FAB.
A sua volta, l’aereo R-99 funge da stazione di comunicazione aerea (Airborne Communication Station – PCOM-AR) tra gli aeromobili che volano nell’area di combattimento e le unità di controllo a terra. I velivoli E-99M e R-99 sono in forza al 2°/6°GAv (Segundo Esquadrão do Sexto Grupo de Aviaição) di base ad Anàpolis. Come precisato dal comandante del 2°/6°GAv “Guardian Squadron”, Tenente Colonnello David Dantas da Silva “gli aerei E-99 e R-99 forniscono monitoraggio e ricognizione avanzati, offrendo dati in tempo reale per il coordinamento e la sicurezza operativa “.

La “prima volta” del F-39 Gripen e del KC-390 Millenium

Il caccia F-39 è dotato di sistemi di autodifesa essenziali a rilevare e contrastare le minacce, tra cui il Radar Warning Receiver (RWR), l’Infrared Search and Track (IRST) e il Missile Approach Warning System (MAWS), con i quali durante l’esercitazione hanno messo alla prova la propria capacità di risposta, in un’ampia tipologia di missioni tattiche avanzate, sia offensive (Offensive Counter Air, OCA) che difensive (Defensive Counter Air, DCA). E’ stato anche misurato un altro aspetto critico, cioè il tasso di sopravvivenza in combattimento, utilizzando un Mission Planning Assistance II (PMA II) che simula l’impatto delle minacce nello scenario e fornisce un’analisi dettagliata delle prestazioni di ciascun vettore. “CRUZEX 2024 promette di essere un test approfondito del F-39 Gripen, consolidando il suo ruolo strategico nella difesa nazionale e fornendo una visione più chiara della sua adattabilità e resilienza negli ambienti di combattimento moderni”, ha affermato il tenente colonnello Ramon Lincoln Santos Forneas, comandante del First Air Defense Group (1º GDA).
L’aereo cargo KC-390 Millenium ha svolto un’ampia varietà di missioni, comprendenti rifornimento aereo, aviolancio, trasporto, nonché infiltrazione ed esfiltrazione di truppe. Per il tenente colonnello Umile Coelho Rende, comandante del primo gruppo di trasporto (1°/1° GT), il ruolo del KC-390 in CRUZEX è stato cruciale. Sebbene l’aereo sia già stato utilizzato in vari scenari di vita reale, tra cui la lotta antincendio, la consegna di rifornimenti alla comunità Yanomami e il trasporto di attrezzature essenziali per supportare la Marina brasiliana in Antartide, l’esercitazione ha aiutato a stabilire l’addestramento tattico e operativo da attuare in uno scenario di conflitto simulato. “È molto importante consolidare ciò su cui ci siamo allenati negli ultimi anni: aviolancio, navigazione tattica a bassa quota e rifornimento aereo. Metterlo in pratica è essenziale. Le piattaforme tecnologiche di bordo, insieme ai sistemi di auto protezione, aumentano la consapevolezza della situazione e il processo decisionale dell’equipaggio in situazioni complesse”.

La Space Operations Cell (SPACE) ha svolto un ruolo strategico fondamentale in CRUZEX 2024. Organizzata in due sottocelle, Space Domain Awareness (SDA) e Earth Observation (EO), ha condotto simulazioni di eventi spaziali (lancio di armi anti-satellite) e monitoraggio (acquisizione di immagini radar e ottiche).
Attraverso la costante vigilanza dell’ambiente spaziale, SDA è in grado di identificare gli eventi che possono rappresentare minacce per le risorse spaziali a disposizione e propone le contromisure per mitigarli o eliminarli. Le condizioni “meteorologiche spaziali” possono avere influenza sulle comunicazioni satellitari e compromettere la precisione delle armi guidate dal GPS, con impatto diretto sulle operazioni aeree offensive e difensive.
EO si concentra sull’uso dei satelliti per ottenere immagini ad alta precisione, siano esse SAR (radar ad apertura sintetica) oppure ottiche. In CRUZEX 2024 c’è stata la forte integrazione tra paesi partecipanti (Brasile, Cile, Colombia, Perù e Stati Uniti), che hanno collaborato attivamente all’acquisizione d’immagini reali degli obiettivi dell’esercitazione. Una tale cooperazione internazionale è stata essenziale per la condivisione dei dati e ha consentito il rafforzamento delle capacità d’osservazione spaziale e di intelligence tra le nazioni coinvolte.
Il capo ingegnere Igor Machado Alves, responsabile della SPACE Cell, ha sottolineato l’importanza delle attività svolte per generare una risposta efficace alle minacce. CRUZEX 2024 ha mostrato il raggiungimento di due obiettivi principali nel settore spaziale: interoperabilità e cooperazione. Ha affermato: “… questo mira a garantire una risposta coordinata ed efficace alle minacce che possono avere un impatto sulle risorse critiche. Nell’ambiente aereo, osserviamo l’impatto diretto delle tecnologie spaziali sulle operazioni, in particolare per quanto riguarda la comunicazione, la navigazione e la sorveglianza. Tutti fattori essenziali per la sicurezza delle operazioni e il successo delle missioni”.

Da non sottovalutare, infine, l’importanza della presenza di osservatori, provenienti da otto paesi: Sudafrica, Germania, Canada, Ecuador, Francia, Italia, Svezia e Uruguay, che hanno potuto seguire tutta la pianificazione operativa e lo svolgimento delle diverse fasi nei differenti domini, tutti aspetti essenziali per valutare validità e specificità dell’esercitazione, anche in una prospettiva di una futura partecipazione con propri assetti.

Fonti : PRESS OFFICE Brazilian Air Force Public Affairs Office; EMBRAER; SCRAMBLE

GALLERIE

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F-15C / F-16C

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