(C.Toselli, F.Grattoni) Foligno 13 settembre – Il Codice dell’ordinamento militare assegna all’Aeronautica Militare l’organizzazione, il funzionamento e l’esercizio del soccorso aereo ed alla stessa competono la direzione ed il coordinamento dell’impiego degli elicotteri nelle attività che comportino il concorso di elicotteri di più Forze armate.
Nell’ambito dell’accordo internazionale Search and Rescue Mediterraneo Occidentale (SAR.Med.Occ.) l’Aeronautica Militare organizza quindi annualmente un’esercitazione internazionale, interforze ed interagenzia denominata “Grifone” che prevede lo svolgimento di attività di ricerca e soccorso SAR per un aeromobile disperso a terra allo scopo di addestrarsi alla pianificazione, direzione, coordinamento e supporto da una zona isolata, di operazioni complesse di ricerca e soccorso di sopravvissuti ad incidenti aerei.

Arrivata alla dodicesima edizione, la “Grifone 2019” si è svolta a Foligno (PG) sotto la direzione del Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico (FE).
Iniziata con l’allestimento del Posto Base Avanzato (PBA) a cura del 3° Stormo di Villafranca (VR) e del 2° RTC di Bari già il 19 agosto, il giorno 8 settembre con la piena capacità operativa C2 dell’aeroporto campale ed il rischieramento degli aeromobili ha preso il via la fase operativa, conclusasi il 13 settembre.
Nel suo ambito, per il secondo anno consecutivo, è stata inserita “Eleos” un’esercitazione sulla gestione ambientale e psicologica di un post incidente aereo concentrato sulla ricerca e recupero di materiali dispersi, sulla prevenzione infortuni, sulla protezione ambientale, sulle attività della polizia giudiziaria e sulla gestione dello stress che ha visto interessato personale civile e militare sia dell’Aeronautica Militare che dell’Università degli Studi di Urbino, della Polizia di Stato e dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche (ARPAM) nonché del Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica 118 (SUEM) .

Dal 8 settembre la PBA di Foligno ha accolto 13 aeromobili e 27 squadre di ricerca e soccorso personale delle Forze Armate e dei Corpi dello Stato, ha visto la partecipazione del Corpo Ausiliario Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) con 15 squadre di ricerca, una squadra cinofila e una medicalizzata, della Protezione Civile e Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza 118 della provincia di Perugia.
La componete aerea presente era costituita da: un HH-139 del 85° Centro Search and Rescue del 15° Stormo da Pratica di Mare, un HH-212 del 9° Stormo di Grazzanise, un TH-500 della Squadriglia Collegamenti di Linate, un U-208A del 60° Stormo ma in forza a Linate, un HH-139 e un P-68 Observer del 1° Reparto Volo della Polizia di Stato di Pratica di Mare, un HH-139 del Centro di Aviazione Guardia di Finanza di Pratica di Mare, AB.412 del 16° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Rieti, un AB.412 del Nucleo Elicotteri Vigili del Fuoco di Arezzo e un AB.412 del 3° REOS (Reggimento Elicotteri Operazioni Speciali “Aldebaran”) dell’Aviazione dell’Esercito di base a Viterbo, nonché un elicottero AS.555 Fennec dell’Armée de l’Air francese, un AS.332 Super Puma dell’Ejercito del Aire spagnolo e un AS.332 Super Puma delle Forze Aeree Svizzere. In qualità di osservatori personale dall’ Austria, Bosnia, Portogallo, Emirati Arabi Uniti e Serbia.

L’Esercito Italiano ha inoltre partecipato con due squadre Soccorso Alpino Militare, un Nucleo Comando e un Nucleo Meteomont mentre la Guardia di Finanza ha posto in campo una squadra di ricerca SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza), una squadra specializzata Tecnico Soccorso Alpino e Tecnico di Elisoccorso e una cinofila specializzata nella ricerca di persone decedute e dispersi in superficie, valanghe e macerie.
Il Comando Controllo e Coordinamento delle operazioni è stato gestito da un team del Rescue Coordination Center del Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico (FE). Il 3° Stormo di Villafranca ha invece dispiegato alcune delle sue componenti specialistiche per fornire tutto il supporto operativo e logistico necessario, addestrandosi al contempo ad operare in tempi limitati per il mantenimento della capacità di proiezione per l’allestimento del PBA. Il 2° Reparto Tecnico Comunicazioni di Bari Palese, dipendente dalla 4a Brigata Telecomunicazioni Difesa Aerea e Assistenza al Volo di Borgo Piave, quest’ultima principale struttura della 3a Divisione del Comando Logistico, ha supportato le attività SAR/PROCIV realizzando la infostruttura ICT presso il campo volo di Foligno per collegare le diverse componenti rischierate in questa esercitazione.

LA PARTECIPAZIONE DEI VVFF

Alla “Grifone 2019” hanno partecipato anche i Vigili del fuoco, un momento significativo nel consolidamento e rafforzamento dei processi sinergici tra le forze deputate a fronteggiare le emergenze.
I Vigili del Fuoco hanno operato con una struttura predisposta secondo il modello dell’Incident Command System con gestione dell’organizzazione da parte della Direzione regionale Umbria e gli operatori delle Direzioni regionali Abruzzo, Campania, Lazio e Toscana, oltre ai funzionari dell’USV (Ufficio Sicurezza Volo) e personale della SOCAV.
L’elicottero AB.412 “Drago 59” è stato rischierato con l’impiego di personale proveniente dai reparti volo di Arezzo e Cecina. Oltre all’equipaggio di volo ed elisoccorritore sono stati impegnati anche operatori UCL (Unità Comando Locale), TAS (Topografia Applicata al Soccorso), TLC (Telecomunicazioni) e personale dedicato alla Logistica. Di particolare interesse per il Corpo Nazionale è stata la partecipazione allo scenario “Eleos”, quando si sono svolte attività finalizzate all’addestramento nella gestione del post incidente aeronautico. In questo scenario sono state utilizzate una APS (AutoPompaSerbatoio) del comando di Perugia con il supporto del nucleo regionale NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico Radiologico) dell’Umbria per lo svolgimento di interventi specifici per l’identificazione e il contenimento di sostanze pericolose. Un addetto qualificato per la sicurezza volo è stato inserito nel team interforze, incaricato di verificare le procedure di indagine sul luogo dell’incidente aereo per individuarne le cause, a scopo di prevenzione. Per la prima volta in questa tipologia di esercitazioni, il personale VF ha collaborato con il Dipartimento di Studi Umanistici (DISTUM) dell’Università di Urbino lavorando su due temi: la gestione dello stress del personale impegnato nelle varie attività di ricerca e soccorso e il supporto alle attività delle indagini investigative sulla testimonianza di superstiti o osservatori.

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