Mali - MINUSMA - United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali
La missione delle Nazioni Unite MINUSMA (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali) è stata decisa con la Risoluzione 2100 del 25 aprile 2013 dal Consiglio di Sicurezza per sostenere il processo politico di transizione e aiutare la stabilizzazione del Mali.
Con la risoluzione 2364 del 2017, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU all’unanimità ha esteso fino al 30 giugno 2018.
Adottando all’unanimità la Risoluzione 2164 del 25 giugno 2014, il Consiglio ha inoltre deciso che la missione si concentrasse su compiti, come garantire la sicurezza, la stabilizzazione e la protezione dei civili; sostenere il dialogo politico e la riconciliazione nazionale; assistere il ristabilimento dell’autorità statale, la ricostruzione del settore della sicurezza, e la promozione e protezione dei diritti umani nel paese.
L’Ufficio delle UN in Mali (UNOM) è stato assorbito da MINUSMA dal 25 aprile 2013.
Da luglio 2013, MINUSMA è subentrata alla Missione Africana di supporto al Mali (AFISMA).
La componente militare di MINUSMA, con una forza autorizzata di oltre 13.000 uomini di 57 Paesi, consta di osservatori militari, funzionari di staff e personale schierato nelle principali citta’ maliane tra cui Kidal, Gao, Tomboctu, Mopti.
Il mandato della Missione assegnato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite prevede di supportare:
– il processo politico e la riconciliazione nazionale tramite il ripristino delle condizioni di sicurezza, con particolare attenzione all’addestramento delle forze di sicurezza maliane;
– il Governo nella stabilizzazione del paese, garantire la sicurezza e la protezione dei civili, controllando il rispetto dei diritti umani e creando le condizioni per l’assistenza umanitaria ed il ritorno degli sfollati, e l’estensione dell’autorità statale al resto del paese;
– il processo politico di transizione e la stabilizzazione del Paese concentrandosi sui compiti di ricostruzione e garanzia della sicurezza, protezione dei civili e dei diritti umani, sostegno del dialogo politico e della riconciliazione nazionale e assistenza al ristabilimento dell’autorità governativa.
Attualmente la consistenza massima annuale autorizzata dall’Italia per il contingente nazionale impiegato nella missione è di 7 militari, impiegati quale personale di Staff nel Quartier Generale militare dell’operazione a Bamako.