Tra i numerosi obiettivi della Typhoon Flag, si deve evidenziare l’attività addestrativa svolta dai piloti più giovani nelle tattiche e tecniche d’impiego dei diversi sistemi d’arma, che ha sfruttato le lezioni apprese dagli istruttori di tiro e tattiche, gli “Weapons Instructor”, nella precedente edizione della Typhoon Flag stessa, svoltasi presso il 36° Stormo di Gioia del Colle, e durante esercitazioni multi-nazionali come la Cobra Warrior, lo scorso anno in Regno Unito, o il Tactical Leadership Programme (TLP) sulla base aerea spagnola di Albacete. Non meno importante per tutta la “Comunità EFA”, personale di volo e di terra, è stata l’opportunità di perseguire la massima standardizzazione in tutte le procedure operative e manutentive tra i reparti che hanno in dotazione l’F-2000, seminando consapevolezza di condivisione e capacità di cooperazione a tutti i livelli. Il cambio del personale navigante nella seconda settimana della esercitazione è andato proprio nella direzione di voler estendere al massimo tali concetti.
A tal fine sul sedime aeroportuale di Grosseto, erano presenti velivoli, equipaggi di volo e personale di terra di tutti i reparti della Aeronautica che operano con il Typhoon, ovvero il IX Gruppo Caccia (4° Stormo “Amedeo d’Aosta”), il X Gruppo Caccia e 12° Gruppo Caccia (36° Stormo “Riccardo Helmut Seidl”) di base a Gioia del Colle (Bari), il 18° Gruppo Caccia (37° Stormo “Cesare Toschi”) di base a Trapani Birgi e il 132° Gruppo Volo (51° Stormo “Ferruccio Serafini”) di base a Istrana, Treviso.