Conclusa l’esercitazione “Blue Flag 19”

(UPI, Cap. Stefania De Angelis) – 15 novembre – I velivoli F35, Eurofighter e Caew dell’Aeronautica Militare hanno partecipano all’esercitazione internazionale organizzata dall’Israeli Air Force.
Si è conclusa, in questi giorni, l’esercitazione internazionale Blue Flag 2019, organizzata dalla Israeli Air Force (IAF) presso l’aeroporto militare di Ovda (Israele). L’esercitazione si svolge su base biennale e quest’anno ha visto la partecipazione per la prima volta di quattro F-35 del 32° Stormo di Amendola, di quattro Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto, del 36° Stormo di Gioia del Colle, del 37° Stormo di Trapani e di un CAEW del 14° Stormo di Pratica di Mare oltre a circa 200 militari tra piloti, personale tecnico e logistico.
All’esercitazione, oltre agli asseti israeliani ed italiani, hanno preso parte anche le Forze Aeree di USA, Germania e Grecia.
L’obiettivo dell’esercitazione è stato quello di addestrarsi in uno scenario complesso, conducendo principalmente missioni “COMposite Air Operation” (COMAO) che hanno previsto attività di volo a bassa e bassissima quota (BBQ) operativa. Sono state testate inoltre diverse tattiche e manovre evasive contro i sistemi Surface Air Missile (SAM) che hanno previsto l’impiego di diverse contromisure tipo chaffs and flares.
Nella quarta edizione dell’esercitazione BF19 si è inoltre perseguita l’integrazione tra assetti di 4ª e 5ª generazione delle diverse nazionalità e in scenari di missioni complesse. 
Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, ha visitato il contingente italiano in occasione del Distinguished Visitors Day: “Il ritorno addestrativo per i nostri equipaggi è stato elevatissimo” ha dichiarato nell’occasione “ma più di tutto questa esercitazione dimostra la capacità logistica di proiezione dell’Aeronautica Militare. Gli F-35 si sono infatti rischierati, in un brevissimo lasso di tempo, direttamente dall’Islanda (dove hanno operato al servizio della NATO per proteggere lo spazio aereo dell’Alleanza Atlantica) grazie all’alto livello di professionalità raggiunto dal team manutentivo e all’efficacia della componente logistica. Operiamo al meglio anche in condizioni climatiche avverse e a migliaia di km dalla “home base”.

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