Addestramento linea Eurofighter: nuovo corso per sei piloti militari

E’ iniziata nei giorni scorsi, presso il 20° Gruppo O.C.U. (Operational Conversion Unit) del 4° Stormo di Grosseto, la prima fase di addestramento del 30° Corso di Conversione Operativa (C.C.O.) a cui partecipano sei Ufficiali Piloti destinati alla linea Eurofighter.
La giornata inaugurale del corso ha visto presente il Generale di Divisione Aerea Francesco Vestito, Comandante del Comando Forze da Combattimento il quale, rivolgendosi ai nuovi frequentatori ha voluto ricordare loro quanto sia fondamentale integrare le conoscenze acquisite nelle fasi di addestramento precedenti il C.C.O. con nuove competenze specifiche per il velivolo F2000. Con particolare riferimento alla difficile situazione emergenziale che sta investendo l’Italia, il Generale ha inoltre evidenziato la necessità, per il 20° Gruppo, di continuare a svolgere il proprio dovere soprattutto in questo particolare momento storico, con la massima attenzione alla formazione dei nuovi piloti destinati alla linea Eurofighter.
Per due dei sei piloti giunti a Grosseto e destinati alle linee caccia si tratta di un “passaggio-macchina” in quanto già precedentemente abilitati, rispettivamente, sui velivoli AMX e MB339 PAN. Gli altri quattro “frequentatori” invece hanno da pochi giorni concluso il corso LIFT (Lead In-to Fighter Training) presso l’aeroporto di Galatina (Lecce). Il Colonnello Alberto Surace, Comandante del 61° Stormo, proprio lo scorso 23 aprile, aveva incontrato i quattro giovani piloti militari, visibilmente emozionati e soddisfatti per il traguardo raggiunto, per complimentarsi ed esprimere loro il suo apprezzamento per l’impegno profuso durante le diverse fasi addestrative superate e per i risultati raggiunti. Il corso LIFT infatti, che rappresenta la “fase 4” dell’iter formativo di un pilota fighter, dura circa 8 mesi e viene sviluppato grazie all’ITS (Integrated Training System) T-346, una piattaforma grazie alla quale i piloti da caccia del futuro si addestrano non solo a pilotare velivoli ad alte prestazioni, ma anche a saper gestire i sistemi d’arma e i relativi sensori e armamenti in scenari sempre più complessi ed in situazioni ad alto rischio.
Per raggiungere questo obiettivo, si utilizza un processo bottom-up in cui il volo reale (sul velivoloT-346) è l’ultimo gradino nel processo strutturato di apprendimento. La maggioranza dei blocchi addestrativi infatti prevede una successione di eventi che partono dai tutorial a sortite su simulatori, inizialmente basici e a seguire avanzatissimi. L’impiego effettivo sul velivolo è lo strumento di apprendimento finale.
Al termine del Corso di Conversione Operativa a Grosseto i sei piloti rientreranno presso i rispettivi Reparti di impiego: 4°, 36°, 37° e 51° Stormo.

(Fonte 4°Stormo e 61°Stormo, Ten. A. Fausto, Ten. O. Santoro e M.llo G. Vernaglione) – 27 aprile

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