Esercitazione congiunta di soccorso tra il Servizio aereo di Pescara della Guardia di Finanza e l’ANPAS

Al via la formazione per l’intervento congiunto nelle emergenze: ANPAS e Guardia di Finanza insieme per essere più vicini a chi ha bisogno d’aiuto.

L’aeroporto di Pescara, più precisamente l’area dove ha sede il Reparto Volo della Guardia di Finanza, i cui assetti aerei sono regolarmente impiegati su tutto il territorio delle Regioni di Abruzzo e Molise, nelle giornate di Ferragosto 2020 ha visto svolgersi una importante esercitazione d’intesa con il Comitato regionale dell’Abruzzo dell’ Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze(ANPAS). L’esrcitazione che ha avuto l’atto finale nella località Aremogna, un altopiano  sito in comune di Roccaraso, dove è stato simulato un intervento di soccorso in ambiente montano impervio. Questa attività è il seguito di un protocollo sperimentale firmato nel mese di giugno 2020, fra Guardia di Finanza e ANPAS con l’obbiettivo di operare congiuntamente in situazioni di emergenza mediatnte l’impiego di elicotteri e del personale volontario dell’associazione, nonchè creare una unità di pronto intervento per prestare assistenza e soccorso alla popolazione con tempi di reazione sempre più brevi e supportare il Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza 118 nella eventualità che questo sia oberato da interventi.
Questo accordo nazionale permette agli equipaggi di volo della Guardia di Finanza e al personale sanitario di ANPAS di agire fianco a fianco, intervenendo con tempestività ed efficacia con l’impiego degli elicotteri, grazie anche alla progressiva standardizzazione delle procedure operative congiunte adottate. Nelle medesime giornate, dal 10 al 16 di agosto,  questa attività esercitativa si è svolta anche a Bolzano, Venegono, Elmas, Bari, Palermo e Pisa.
Al fine di concretizzare l’accordo fra i due enti si è svolta inizialmente una fase cognitiva e addestrativa con la familiarizzazione dei mezzi seguita da una attività cosidetta “a freddo” con simulazione di sbarchi e imbarchi dagli elicotteri sotto il  controllo e l’assistenza del personale della Guardia di Finanza e successivamente da quella pratica in volo dove, nel corso di un’attività addestrativa, già pianificata con il personale del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF), è stato simulato un intervento in ambiente montano impegnativo che ha permesso la familiarizzazione operativa con il mezzo aereo durante la serie di interventi.
La collaborazione avviata tra Guardia di Finanza e ANPAS evidenza, ancora una volta, la “vocazione sociale” e lo spirito di solidarietà che da sempre contraddistinguono la mission istituzionale del Corpo. La dinamicità e la versatilità d’impiego degli aeromobili recentemente acquisiti nell’ambito del programma di ammodernamento  potrà ora essere efficacemente coniugata alla possibilità di intervenire per fini sanitari e di soccorso grazie alle professionalità dell’ANPAS.

Il Servizio Aereo della Guardia di Finanza 

Nasce il 1º febbraio del 1954 allo scopo di contrastare il contrabbando marittimo mediante l’esplorazione aerea, integrata all’acquisizione di notizie ottenute con indagini tradizionali e sistemi di guerra elettronica. I primi velivoli del Corpo erano gli elicotteri Agusta Bell 47, con i quali veniva costituita la prima Sezione Aerea del corpo sull’aeroporto di Napoli. Il simbolo del Servizio aereo è una volpe rossa in campo giallo. È integrato nel Comando Operativo Aeronavale (COAN), con sinergia tra componente aerea e componente navale (Servizio navale della Guardia di Finanza). Dipende dal Comando Generale della Guardia di Finanza – V Reparto, con sede a Roma. Finalità dei servizi svolti sono rivolte ad evitare lo sfruttamento delle aree demaniali, al corretto svolgersi delle attività commerciali, contro il traffico di esseri umani, immigrazione clandestina e traffico internazionale di droga.
La cooperazione con i paesi membri dell’Unione Europea è un altro settore d’impiego: è stata istituita una nuova agenzia per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli stati membri dell’Unione Europea nella fine del 2004, il Frontex, che ha il compito di coordinare la cooperazione operativa tra gli stati membri in materia di gestione delle frontiere esterne; assistere gli stati membri nella formazione di guardie nazionali di confine, anche elaborando norme comuni in materia di formazione; preparare analisi dei rischi; seguire l’evoluzione delle ricerche in materia di controllo e sorveglianza delle frontiere esterne; aiutare gli stati membri che devono affrontare circostanze tali da richiedere un’assistenza tecnica e operativa rafforzata alle frontiere esterne; fornire agli stati membri il sostegno necessario per organizzare operazioni di rimpatrio congiunto, di cui il Servizio Aereo della Guardia di Finanza fa parte.
L’assistenza in territorio albanese inoltre accresce l’impegno in campo internazionale.

Dal Centro Aviazione di Pomezia – Pratica di Mare (RM) dipendono le Sezioni di Manovra (largamente impiegate per il volo a lungo raggio in mare per il contrasto di sbarchi clandestini) di Grottaglie e di Catania e le Sezioni Aeree di Bolzano, Venegono Superiore (VA), Genova, Venezia, Rimini, Pisa, Pescara, Roma – Pratica di Mare, Napoli, Bari, Lamezia Terme, Palermo e Cagliari.

La Sezione Aerea di Pescara, venne istituita il 1° agosto 1960. Alle dipendenze del Gruppo Costiero di San Benedetto del Tronto, al reparto furono assegnati due elicotteri Bell 47J Ranger allo scopo di intensificare la vigilanza doganale ed anticontrabbando lungo il tratto di costa delle regioni Abruzzo, Molise e Marche. Successivamente la competenza venne anche estesa alle regioni Veneto e Puglia, fino al 1964, salvo successivamente ridimensionarla e riportarla alle sole regioni Abruzzo, Molise e Marche. Nel 1983 il reparto visse la prima svolta epocale sotto il profilo della dotazione dei mezzi aerei, allorquando furono assegnati, in sostituzione dei Bell-47J, i più moderni, veloci, ma soprattutto con maggiore autonomia, Breda Nardi NH.500.
Ospitato presso le strutture dell’Aeronautica militare presso l’Aeroporto militare di Pescara il reparto, nel 1987 venne finalmente dotato di una struttura logistica autonoma.
La caserma fu intitolata al Cap. pil. Paolo Mancini, già Comandante della Sezione Aerea e fautore dei lavori di costruzione dello stabile, deceduto in servizio durante una missione di volo nelle acque del basso Adriatico il 31 gennaio del 1987.
Attualmente il reparto ha in dotazione un elicottero NH.500MC e due AW.139.

Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze

L’ANPAS è una organizzazione laica, fatta da volontari che, ogni giorno, costruiscono una società più giusta e solidale attraverso lo sviluppo di una cultura della solidarietà e dei diritti e  la creazione di comunità solidali in Italia e all’estero. Attualmente, ad essa aderiscono 880 pubbliche assistenze e 282 sezioni, a  livello europeo Anpas fa parte della rete SAMI – Samaritan International.
L’origine si colloca negli anni immediatamente successivi all’ unità d’Italia. Dapprima il fenomeno sorse spontaneamente, con iniziative non collegate tra loro in diversi centri della penisola. Sono gli anni in cui si sviluppano tutta una serie di iniziative nel campo sociale: cooperative, società, di mutuo soccorso, casse rurali ed artigiane.
Allo scoppio della prima guerra mondiale le associazioni aderenti sono circa 150 ma le vicende belliche segnano una momentanea battuta d’arresto, con la pace riprende la crescita del movimento. Durante il ventennio fascista le pubbliche assistenze, come tante altre libere associazioni, cessarono di esistere.Nel secondo dopoguerra il movimento che si ricostituisce e può contare sulla presenza di 64 associazioni. Il grosso slancio alla crescita avviene però a partire dalla fine degli anni 70’e dura fino ad oggi. Nel 1987 è stato cambiato il nome dall’originario “Federazione Nazionale” all’attuale “Associazione Nazionale”. Non è soltanto una questione linguistica: questo fatto indica la ricerca di uno sforzo unitario che, lasciando a ciascuna associazione aderente la propria autonomia, può permettere al movimento di farsi riconoscere ed apprezzare come tale sull’intero territorio nazionale.

Oggi conta  89.789 volontari,  351.036 soci,  3.171 dipedenti,  più di 2.000 volontari in servizio civile,  880 pubbliche assistenze,  7.135 mezzi,  118 piazze “Io non rischio”,  9 progetti di cooperazione in 7 paesi del mondo,  843 ragazzi in 27 campi scuola.

(Fonte ANPAS, G. Cerza, Foto GdF) – 18 agosto

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