Primo volo del Falco Xplorer

Il prototipo di velivolo a pilotaggio remoto è stato condotto a distanza da personale del Reparto Sperimentale di Volo in supporto a Leonardo

(Fonte e foto AMI, UPI) Mercoledì 15 gennaio, il prototipo di aeromobile a pilotaggio remoto Falco Xplorer, prodotto da Leonardo, è decollato dall’aeroporto militare di Trapani Birgi, sede del 37° Stormo, per effettuare il suo primo volo di prova.
 
Ai comandi del velivolo durante il maiden flight  – primo volo assoluto di un prototipo – dopo anni che non accadeva, un test pilot del Reparto Sperimentale di Volo dell’Aeronautica Militare, il Capitano Ettore P. qualificato su aeromobile a pilotaggio remoto (APR), che ha concretizzato una capacità che la Forza Armata – tra le poche nel panorama aeronautico militare europeo – può assicurare grazie anche alle competenze acquisite in oltre un decennio di operazioni nel settore APR.
 
Il prototipo ha volato per circa un’ora sul Golfo di Trapani, scortato durante il volo da un elicottero HH-139A del 15° Stormo in funzione di safety chase. La missione si è svolta all’interno di uno spazio aereo dedicato, il quale è stato coordinato dal Comando Operazioni Aeree (COA) con gli enti civili di controllo del traffico aereo e riservato a tale attività, garantendo il rispetto delle normative di sicurezza e la separazione con velivoli commerciali.
Si tratta di un importante milestone del programma, fondamentale nel processo di certificazione di aero-navigabilità del sistema, raggiunto grazie ad un accordo tecnico stipulato tra AM e Leonardo nell’ambito del quale è stato fornito supporto logistico da parte del 37° Stormo di Trapani e supporto tecnico ed ingegneristico dal Reparto Sperimentale di Volo. Questo primo volo è stato preceduto da una intensa attività di test e sperimentazione a terra propedeutica all’attività di prova prevista in volo per valutare l’intera gamma di capacità del velivolo, compreso il sistema di sensori di bordo.
 
Il Falco Xplorer s’inserisce nella classe Medium Altitude Long Endurance  (MALE) ed il suo sviluppo è finalizzato all’impiego in missioni di ricognizione, sorveglianza e intelligence. Con la sua apertura alare di 18,5 metri, la capacità di carico fino a 350 kg ed una autonomia di 24 ore, risulta essere il velivolo unmanned più grande mai realizzato da Leonardo.
 
L’Aeronautica Militare, tra le prime forze aeree ad acquisire velivoli pilotati a distanza in Europa, ha acquisito notevoli competenze ed esperienza operativa nell’utilizzo degli APR, in grado di assolvere un’ampia gamma di compiti dimostrando elevate doti di flessibilità, versatilità ed efficacia. Le caratteristiche di autonomia, velocità, persistenza e raggio d’azione, unite ai bassi costi di esercizio, rendono gli APR uno degli strumenti migliori non solo per fini militari ma anche per il controllo dei confini, il monitoraggio ambientale, il supporto alle forze di polizia e l’intervento in caso di calamità naturali.

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