Nuova configurazione del KC-767A per il trasporto simultaneo di 10 barelle “Aircraft Transit Isolator”

Il velivolo KC-767A del 14°Stormo di Pratica di Mare ha utilizzato per la prima volta una nuova configurazione di carico che ha permesso l’impiego simultaneo di 10 barelle di biocontenimentoAircraft Transit Isolator” (ATI).

Il traguardo è estremamente importante in quanto ha consentito all’ Aeronautica Militare, una delle poche Nazioni al mondo a possedere competenze per il trasporto in biocontenimento, di aumentare le proprie capacità, ad oggi limitate al trasporto fino ad un massimo di n. 2 barelle ATI contemporaneamente.
 
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del virus COVID-19, la capacità di trasporto in biocontenimento si è dimostrata fondamentale per il Paese, e per questo l’Aeronautica Militare ha portato avanti numerosi studi mirati ad incrementare capacità e competenze in questo settore. Da febbraio ad oggi la capacità di trasporto in biocontenimento su assetti aerei è aumentata prima a n.5 ATI per poi arrivare a n.10 ATI trasportati contemporaneamente.
Tale importante traguardo è stato raggiunto grazie al lavoro di squadra e alla collaborazione tra il personale del 14°Stormo, dell’Infermeria Principale di Pratica di Mare e del Centro Sperimentale Volo (CSV) che hanno messo a disposizione le proprie professionalità e competenze. In particolare il “Reparto Sperimentale di Volo (RSV)”, si è occupato di raccogliere evidenze tecniche a supporto delle Certificazioni Tecniche Operative (CTO) di n. 10 barelle ATI da trasporto in biocontenimento.
 
L’Aeronautica Militare ha iniziato a sviluppare la capacità di biocontenimento nel 2005 acquisendo i primi sistemi ATI, ovvero delle speciali barelle composte da un telaio rigido e da un involucro in PVC che permette l’osservazione e il trattamento del paziente in isolamento. Tali barelle, grazie ad un motore alimentato a batterie che consente il mantenimento all’interno della struttura di una pressione negativa, e a dei filtri ad alta efficienza HEPA (Higly Efficient Particel Air) che impediscono, in entrata ed uscita, il passaggio di micro particelle potenzialmente infette, garantiscono la sicurezza per gli operatori sanitari che assistono il malato.
 
(Fonte e Foto 14° Stormo, Autore Magg. Marco Belfiore)
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